Training Aziendale: l'Importanza della Formazione nelle PMI

Franca Gragnaniello

Franca Gragnaniello

La formazione aziendale sta assumendo un carattere sempre più importante in un contesto come quello attuale, nel quale sono richieste dal mercato del lavoro competenze sempre più professionali, capacità e attitudini specifiche. Lo sviluppo e la qualificazione delle professionalità sono infatti esigenze particolarmente sentite dagli operatori economici che aspirano al mantenimento ed al miglioramento della propria competitività sul mercato locale, nazionale o internazionale. Indispensabile quindi, rispondere a tali bisogni tramite l’aggiornamento ed al perfezionamento dei piccoli e medi imprenditori del settore industriale e artigianale, del loro personale, degli operatori del settore commerciale e dei servizi.

Formazione aziendale: che cos’è e a cosa serve

Nel linguaggio della microeconomia o economia aziendale: ” la formazione aziendale è quell’attività strutturata con cui un’azienda si propone di insegnare al personale competenze specifiche allo specifico ambito o a dei settori correlati".

In un mercato del lavoro sempre più iperconnesso, globalizzato e in continua evoluzione, le aziende competitive sono quelle che riconoscono l’importanza delle attività di team building e formazione aziendale. La formazione è un’opportunità di crescita che tocca tutti i livelli della scala gerarchica di un’impresa e riguarda sia gli aspetti tecnici che le relazioni tra individui. E’ uno strumento strategico per acquisire la forza per competere, l’arma vincente per espandersi in nuovi settori e mercati, grazie alle competenze specifiche e professionali di ciascuna persona coinvolta nel processo di crescita dell’organizzazione.

Come fare corsi di formazione aziendale nell'era digitale

La formazione ha il ruolo di fornire un assetto mentale, orientato non solo al semplice raggiungimento del risultato, ma alla consapevolezza che non si può rimanere estranei al cambiamento e che i grandi risultati spesso avvengono quando usciamo dalla nostra zona di comfort. Il training aziendale dovrebbe essere un percorso che permette alle persone di sviluppare l’abitudine ad affrontare nuove sfide e fornire gli strumenti per superarle. Questo perché è necessario conoscere in che modo la persona agisce all’interno di un ambito lavorativo, cosa la spinge a lavorare e come riesce ad incanalare le proprie emozioni e quelle degli altri. Scoperto questo è possibile migliorare la produttività del personale. L’improvvisazione è nemica della formazione aziendale e le attività di training devono essere organizzate seguendo precisi step.

La prima fase prevede la raccolta delle informazioni (ad esempio attraverso colloqui one-to-one o focus group) che consentono una più precisa analisi dei fabbisogni a loro volta suddivisi in tre differenti categorie:

  • Bisogno organizzativo: influenzato dagli obiettivi di business;
  • Bisogno professionale: dipende dalla posizione che si occupa nella gerarchia aziendale;
  • Bisogno individuale: esigenze dei singoli individui e sviluppo personale.

Dunque la formazione aziendale non è un’attività marginale ma si inserisce nell’insieme dei processi aziendali che definiscono il percorso utile al raggiungimento degli obiettivi di business e ha numerosi vantaggi:

  • Aumenta le competenze, la felicità e la motivazione dei lavoratori;
  • Incrementa la produttività;
  • Sviluppa la capacità di problem solving;
  • Incentiva lo spirito di squadra;
  • Migliora l’organizzazione aziendale;
  • Migliora le capacità comunicative del singolo e del team;
  • Aiuta a gestire i cambiamenti, il conflitto e a individuare le priorità.

Applicazione del Metodo S.M.A.R.T. nella Formazione aziendale

Il metodo S.M.A.R.T. è stato sviluppato da Peter Drucker nel 1954, come parte integrante della filosofia di gestione aziendale MBO (Management by Objectives). Si tratta di un sistema per la definizione degli obiettivi, che vengono messi al primo posto rispetto alle attività necessarie per il loro raggiungimento.

Per stabilire se gli obiettivi sono validi, sono stati definiti 5 criteri, che corrispondono ai termini anglosassoni che compongono l’acronimo S.MA.R.T.

  • S = Specific (Specifico):  Un obiettivo deve essere definito e tangibile, ed esprimere chiaramente cosa, come e perché ottenerlo ;
  • M = Measurable (Misurabile): un obiettivo deve poter essere espresso numericamente: “aumentare la produzione del 25%” o “ridurre le spese del 15%” possono rappresentare degli esempi;
  • A = Achievable (Raggiungibile): Restare coi piedi per terra, un  progetto deve essere realistico e commisurato  alle risorse e alle capacità di cui un’azienda dispone;
  • R = Realistic (Realistico) Prima di impiegare, tempo, risorse e denaro, occorre valutare se ne vale davvero la pena, analizzando  il rapporto costi/benefici del progetto che si vuol intraprendere;
  • T = Time-Based (Temporizzabile) Ogni obiettivo è legato ad una scadenza, e prevede tutta una serie di step di verifica, che implichino precise relazioni tra le varie attività necessarie al suo compimento.

La formazione aziendale fa bene a tutti

La formazione non è una perdita di tempo, come spesso sentiamo dire, ma un momento importante che deve essere pianificato e gestito in maniera mirata, cercando di comprendere quali sono le necessità dei corsisti, nel nostro caso imprenditori e dipendenti, e su quali competenze puntare per farli crescere.

Ancora oggi vediamo dirigenti e imprenditori che si concentrano sui costi della formazione e non si preoccupano di valutare qual è la loro perdita economica nel non farla.Troppe volte sentiamo dire “Abbiamo sempre fatto così, non vogliamo cambiare”. Quando si mantiene un’eccessiva prudenza nell’affrontare una trasformazione spesso si pensa di ottenere stabilità e, invece, ci si ritrova arretrati rispetto a chi ha cavalcato l’onda e ha lavorato sul garantire alle proprie persone quelle capacità che permetteranno il successo dell’intera organizzazione. .

Le resistenze alla formazione possono riguardare sia i dipendenti che i manager di un’impresa. I primi infatti possono mostrarsi riluttanti all’idea di dover compiere un percorso di formazione, considerandolo una perdita di tempo dal lavoro che devono svolgere. Dall’altra parte i dirigenti dell’azienda possono essere restii alla programmazione di percorsi di formazione e di aggiornamento, per l’erronea valutazione della loro scarsa importanza sul ritorno economico. In realtà, affinché l’azienda rimanga competitiva, è necessario modificare il proprio concetto di formazione. Una forza lavoro non ben qualificata probabilmente porterà a servizi e prodotti di minore qualità, il che in un mercato sempre più globalizzato e competitivo come quello odierno equivale a darsi la zappa sui piedi.

Credito d’imposta Formazione 4.0

Spesso le aziende rimangono paralizzate di fronte alle spese che devono sostenere per le attività di formazione del personale. In realtà proprio questo è uno dei settori delle attività aziendali in cui esistono più sostegni alle imprese. Addirittura esistono dei fondi specifici che consentono alle imprese che vi si iscrivono di fruire di qualsiasi genere di corsi in modalità finanziata senza oneri.

Il Credito d’imposta Formazione 4.0 è un incentivo fiscale previsto dal Piano Nazionale Transizione 4.0 del Ministero dello Sviluppo Economico finalizzato a supportare le società che investono nella preparazione e nella formazione del proprio personale nelle discipline digitali e tecnologiche, anche dette tecnologie abilitanti. Possono richiedere il credito tutte le imprese residenti in Italia, a prescindere dalla categoria giuridica, dall’ambito economico di pertinenza, dalla grandezza e dalle caratteristiche reddituali e contabili. 

Il credito d’imposta potrà essere erogato anche alle aziende estere con attività organizzative in loco e alle società non commerciali residenti con esercizi commerciali rilevanti per il reddito d’impresa.

Il credito d’imposta è riconosciuto in misura del:

  • 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di € 300.000 per le micro e piccole imprese
  • 40% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000 per le medie imprese
  • 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000 le grandi imprese.

Il Credito si ottiene sotto forma di compensazione, presentando all’Agenzia delle Entrate i modelli F24, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui sono state sostenute le spese ammissibili. L’ammontare del credito ed i dati relativi al numero di ore e dei dipendenti in formazione va indicato nella dichiarazione dei redditi.

Conclusioni

Gli esami non finiscono mai…soprattutto quando di deve gestire un’azienda. Nonostante la determinazione e preparazione nel proprio mestiere, la vita ci mette in continuazione davanti a sfide difficili da superare per migliorare sia dal lato umano che professionale. Come poterle affrontare in modo efficace senza una adeguata preparazione? Ecco perché pensiamo che la formazione aziendale sia un elemento fondamentale per far crescere le PMI: il rischio non è solo quello di rimanere fermi, ma addirittura di affondare davanti ad un contesto economico molto competitivo e in continua evoluzione.Così anche gli imprenditori devono sempre essere pronti a mettersi in gioco per riuscire ad agire, affrontando le sfide sul lavoro in modo efficace.

La formazione del personale aumenta il valore dell’impresa, migliora l’immagine aziendale, aumenta la motivazione del personale. Le organizzazioni sono sempre più chiamate ad avvalersi della formazione per fare evolvere le risorse umane, che rappresentano il capitale umano dell’impresa. Tutte queste opportunità si traducono in effetti positivi che valorizzano le capacità degli individui, stimolano la condivisione e favoriscono la creatività. 

In questo modo la formazione aziendale offre alle aziende l’opportunità di affrontare e superare le sfide del presente per guardare a un futuro fatto di crescita, progresso e successi.

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