Tendenze Moda : Wet Look Che Cos'è?


Anna Brancaccio
La definizione di wet look nel dizionario sta ad indicare una finitura lucida data ad alcuni materiali di abbigliamento e calzature, specialmente di plastica e pelle.
Nato negli anni 60, il wet look è Pop, giocoso e coloratissimo. Rientra tra le più ripetute nella moda, si tratta di quello stile che ha generato nel corso degli anni molti seguaci. Ma come ogni stile che si rispetti, anche questa tendenza ha origini antiche, a partire dalle fanciulle alla corte dei faraoni egizi, passando per le pizie greche, fino alla Primavera rinascimentale di Botticelli. Il wet Look è presente anche nella cultura celtica e in quella orientale e durante La Rivoluzione Francese, quando le mogli dei Gerarchi del Direttorio uscivano di casa, estate o inverno, solo con le vesti accuratamente inzuppate.
La prima stilista ad aver ripescato e modernizzato questo stile Effetto Bagnato è stata Mary Quant negli anni 60 con la creazione di impermeabili in PVC, che diventarono subito un Trend alla moda e funzionale.
Fu nel ‘63 quando la Stilista Mary Quant lanciò “ the wet Collection” all’hotel de Crillon a Parigi. La sua ispirazione viene presa all’Op Art dove i design della sua collezione combinano gli effetti dei motivi ottici con i movimenti di chi li indossa per creare illusioni cinetiche. La collezione ebbe così un gran successo che fece guadagnare alla stilista la sua prima copertina su Vogue British.
Inizialmente questi capi erano realizzati nelle classiche tonalità di nero e marrone, solo successivamente nuovi design furono creati nei colori accesi con cerniere, colletti e polsini a contrasto scatenando una grande popolarità tra designer emergenti e consumatori finali.. Questa collezione contribuì anche a soddisfare il desiderio di rendere i suoi vestiti disponibili al mercato più ampio possibile con prezzi accessibili alla maggior parte delle persone.
Il fascino che provava Mary Quant per lo stile spaziale e della plastica non si fermò solo agli impermeabili ma proseguì nella realizzazione anche di stivali da lavoro: la “Quant afoot” che ebbe però vita breve per via della sua scarsa funzionalità come la mancanza di isolamento della plastica nel freddo invernale e il caldo sudato generato dal materiale in estate.
Il wet look oggi
Molti oggi sono gli stilisti che ricorrono a questa moda, ma non si fermano solo all’abbigliamento ma danno libero sfogo alla loro fantasia con accessori ma soprattutto capigliature.
Sicuramente in molte sfilate abbiamo visto sulle passerelle modelle con capelli effetto totalmente bagnato come se fossero appena uscite dalla doccia.
Il wet look di Versace
“Capelli effetto splash e labbra color aragosta” si tratta della sfilata di Versace nella Milano Fashion Week 2021. La sfilata è ispirata alle sirene "Versace Polis". Il tema dell’acqua domina anche il beauty look della sfilata. I capelli sono ultra wet, appiattiti e modellati sulla testa da uno styling firmato Paul Hanlon. Anche il make up crea l’effetto wet con effetti lucidi che fanno scintillare zigomi e palpebre.
Dimitra Petsa concept
Un altra particolare stilista dei nostri giorni è Dimitra Petsa. Il suo concept concerne nel realizzare capi che celebrassero i fluidi corporei in tutte le loro forme. Il wet look per Petsa sono il suo biglietto da visita. I suoi abiti sono stati indossati da Gigi Hadid durante la gravidanza, Kylie Jenner. Tra i materiali maggiormente utilizzati è l’uso di elastici: un modo per garantire ai i suoi clienti di sentirsi sempre a posto"
Cerco sempre di usare tessuti elastici dove posso, in modo che ci sia la sensazione che l’indumento segua il corpo invece che il corpo debba conformarsi all’indumento, se ingrassi o dimagrisci ti staranno comunque bene.
Anna è una modellista e laureata in Fashion Design all'Accademia della Moda a Napoli. Amante di tutto ciò che riguarda l'Hand Made e la manifattura italiana.
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