SOS: Scegliere l’ago della Macchina per Cucire Giusto


Anna Brancaccio
Sai cambiare l’ago?
Lo strumento principale di una macchina per cucire è sicuramente l’ago.
Molti tendono a sottovalutare quanto sia importante tenere in alta considerazione le varie tipologie di aghi che esistono in commercio. Ma se non fosse di fondamentale importanza “cambiare l’ago” in base a quello che si vuole cucire perché inventarne così tanti?
In questo articolo andremo a distinguere le varie funzionalità di questo piccolo ma indispensabile strumento, che se conosciuto bene può diventare davvero il migliore amico di ogni sarta che si rispetti!
La scelta dell'ago giusto
Per stabilire se l’ago è quello giusto bisogna considerare due fattori:
- Spessore del tessuto;
- Spessore del filo.
Di tessuti, come ben sappiamo ne esistono diversi, ed ognuno ha bisogno di un’attenzione specifica, soprattutto se si parla di tessuti fini e pregiati. Ecco perché è indispensabile scegliere l’ago adatto per ogni specifico tessuto. Infatti, se il tessuto è delicato, utilizzare un ago grosso provocherebbe danni permanenti al tessuto, come ad esempio fori. Di conseguenza, scegliendo di utilizzare un ago sottile per un tessuto di maggiore peso, un problema può essere la rottura stessa dell’ago!
Anche per quanto riguarda tessuti sintetici, un ago non adatto porta al danneggiamento delle fibre, o ancora può provocare i cosiddetti “punti saltati”.
Cosa tener presente prima del suo utilizzo
Sicuramente, anche se l’ago scelto è quello giusto, non pensiamo di aver già eliminato qualsiasi rischio. Infatti anche l’ago ha la sua ultima “corsa” e con il suo utilizzo frequente può capitare che l’ago si pieghi e, di conseguenza, se utilizzato può rischiare di rompersi durante il suo utilizzo. Per rendersi conto di questo dettaglio basta posizionare il lato piatto dell’ago su una superficie piana e controllare che la distanza tra l’ago e la superficie piana sia parallela.
Ultima cosa, ma non meno importante, è quella che prima di acquistare un ago è importante considerare la misura (che troviamo incisa sullo stelo dell’ago e variano a seconda dello spessore dell’ago): più il numero è basso, più l’ago è adatto a tessuti sottili e viceversa con le punte (che possono variare in base al tessuto o del lavoro che dobbiamo realizzare).
Sotto riportati alcune tipologie di aghi che esistono in commercio:
Ago universale
Si tratta dell’ago standard, adatto per la maggior parte dei tessuti perché è capace di penetrare nella stoffa senza danneggiarla.
Le misure che possiamo trovare in commercio sono:
- N.60 -70 per tessuti leggeri come chiffon, georgette;
- N. 70-80 per tessuti come popeline, misto lino, tessuto da corsetteria;
- N. 80-90 per tessuti come lino, traliccio;
- N. 90-100/10 per tessuti cappotto,abiti biancheria da tavola.
Ago a punta tonda
Si tratta di aghi dalla punta arrotondata che consentono di scivolare meglio tra le fibre senza danneggiarle. Ideale per tessuti in maglia e maglina.
Le misure che possiamo trovare in commercio sono:
- N. 70-80 per jersey;
- N. 70-80-90 per maglie;
- N. 80-90 per maglie grosse;
- N. 90 per lycra, dorlastan.
Ago da jeans
Si tratta di un ago molto resistente e appuntito. Questo ago nasce proprio per facilitare la lavorazione di tessuti pesanti.
Le misure che possiamo trovare in commercio sono:
- N. 90 per fogli di plastica, lamine;
- N. 90/100/110 jeans

Ago Microtex
Si tratta di un ago dalla punta molto aguzza, utile per forare senza rovinare il tessuto, quindi perfetto per impunture e tessuti molto leggeri.
Le misure che possiamo trovare in commercio sono:
- N.60 -70 per tessuti di seta;
- N. 70-80/90 per tessuti di micro fibra.
Ago per quilt (trapunta)
Si tratta di un ago dalla punta aguzza e stelo sottile e affusolato, capace di cucire attraverso vari strati spessi senza danneggiarli. Può essere usato anche con fili di rayon, poliestere e altri fili speciali per quilting.
Ago gemello e ago triplo
Si tratta di una tipologia di ago composta da due o tre aghi unificati consentendo di fare file di punti paralleli. Utilizzati per decorare o per orlare il jersey e la maglina. L’ago triplo si trova in commercio solo quello universale con misure da n.80 a 100 e con distanza tra gli aghi di 3mm per cotone, lino e biancheria. L’ago gemello invece si può trovare in varie misure e con diverse punte.
Insomma, morale della favola?
Se non vuoi creare danni, ma soprattutto se desideri una cucitura impeccabile senza difetti, cambia l’ago ogni volta che inizi un progetto nuovo. Questo ti aiuterà a risparmiare tempo oltre che ad evitare spiacevoli inconvenienti!
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Anna è una modellista e laureata in Fashion Design all'Accademia della Moda a Napoli. Amante di tutto ciò che riguarda l'Hand Made e la manifattura italiana.
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