Nuove Tendenze: La Moda Curvy


Franca Gragnaniello
I canoni della bellezza standard sembrano sulla strada del tramonto. È la moda curvy, la nuova tendenza a rendere “il diverso” la normalità assoluta. Negli ultimi anni vediamo sui giornali e riviste di moda, la presenza sempre più costante di modelle cosiddette “curvy”, modelle che, in realtà, hanno un fisico che rappresenta la maggior parte della popolazione femminile. Vogue Italia, una delle riviste di moda più famosa al mondo è stata la prima a dedicare un intero numero al mondo delle “Donne Curvy” mettendole in copertina in lingerie, sensuali più che mai.
Oggi il fenomeno si è divulgato, fino a raggiungere altre copertine, altri paesi e altri addetti ai lavori. Il calendario Pirelli ne è un esempio, ma anche i siti di shopping online hanno sempre più una vasta sezione per le “taglie forti”. Anche i Brand più famosi, inizialmente, hanno iniziato a proporle come fenomeno di tendenza, ma ora si sta trasformando in normalità, come dovrebbe essere. Le sfilate primavera estate 2021 hanno portato sulle passerelle modelle curvy, di diverse etnie, over 50 e abiti che esaltano le forme naturali senza costringerle. La tendenza all’inclusività si riflette sugli abiti, sempre più confortevoli, pratici e di uso quotidiano. Un'inversione di rotta che ha generato un giro d’affari che supera il miliardo. Secondo GfK Eurisko (istituto di ricerche di mercato), 1 donna su 5, in Italia, supera la 48, più del 38% del campione fa fatica ad indossare una 44 ed oltre il 35% veste sopra la taglia 46. In termini semplici, il bacino di utenza conta 8 milioni di clienti.
I numeri del Plus Size
Il Sole24ore scrive che il segmento plus size è un mercato in espansione: secondo le stime di Statista, il mercato dell’abbigliamento plus size negli Stati Uniti nel 2021 arriverà a quota 46,6 miliardi di dollari. Una cifra importante se la si confronta con il valore del mercato nel 2018: 22,7 miliardi di dollari, sempre secondo le valutazioni di Statista, in linea con quelle di Npd che stimava il mercato americano plus size a 21,4 miliardi di dollari nel 2016. Oltre la metà di questo mercato, secondo A.T Kearney Analysis, sarebbe assorbito dagli acquisti di abbigliamento femminile: 12,4 miliardi di dollari nel 2019. Marina Rinaldi, famoso brand del gruppo Max Mara dedicato proprio al pubblico curvy , ha dichiarato che oltre al mercato principale degli Usa, dove i volumi sono enormi ma domina il mass market e della Gran Bretagna, è in crescita un terzo mercato, il Far East, dove il 15% della popolazione è in sovrappeso.
E in Italia? Numeri esatti sulle vendite non sono stati ancora calcolati, ma certo è che la moda conformata interessa un potenziale target di circa 8 milioni di persone. Possiamo dire che è una rivincita non solo sociale ma anche "economica", quella delle donne formose sulle "skinny" e lo dimostrano i bilanci degli operatori del settore: nell'ultimo lustro il fatturato annuo delle case di moda che hanno investito in questo segmento supera il miliardo di euro.
Il Movimento Body Positive e il concetto di “Normalità”
Il termine “body-positive” nasce tra il 2010 e il 2011 per merito di alcune donne attiviste nere “oversize”, che hanno cominciato a postare dei contenuti sui social media con l’hashtag #BodyPositivity. Questo movimento ha segnato la decisione collettiva di autoproclamarsi, di dire «Io esisto» in una società che discrimina molti tipi di corpo, non solo quelli curvy. Utilizzando i social media, che di per sé possono essere focolai di body negativity, gli attivisti-fondatori del movimento body positive hanno stravolto il discorso a partire da una prospettiva personale e accessibile. Queste ragazze curvy e social sanno bene come abbattere le barriere e distruggere gli standard irraggiungibili della società: rappresentano esempi positivi da seguire e rendono la moda accessibile agli occhi delle donne di tutte le taglie, ricordandoci ogni giorno che lo stile non conosce taglia.
Non mancano, poi, gli esempi di icone femminili internazionali curvy dal jet set: Beyoncé, Jennifer Lopez, le sorelle Kardashian e, da noi in Italia, Vanessa Incontrada, testimonial e stilista del brand Elena Mirò di Miroglio Fashion, casa di moda impegnata in questo settore da circa 30 anni con 4 brand (oltre a Elena Mirò, anche con Fiorella Rubino, Luisa Viola e Per Te by Krizia) che nell'insieme rappresentano il 40% del fatturato totale dell'azienda.
Conclusioni
Molte sono le aziende produttrici che stanno investendo in questo settore perché hanno capito che oltre la taglia 44 c'è chi cerca moda di qualità ed è pronto a pagare per averla. Le collezioni non sono più limitate come un tempo. Le aziende cercano di soddisfare ogni gusto da quello più eccentrico a quello classico. Oggi il mondo dello shopping è cambiato, ed è diventato puro divertimento anche per le curvy. Se prima queste faticavano a trovare un negozio per taglie forti, oggi invece esistono molte valide alternative. È possibile dunque avere l’imbarazzo della scelta anche per coloro che hanno qualche chilo in più.
Oggi la moda offre un'ampia gamma di possibilità: longuette per chi ha un bel fisico a pera, con fianchi forti e vita stretta; camicie scollate per chi ha un décolleté da urlo; tacchi, per slanciare la figura e sentirsi più sicure di sé. Se prima le donne compravano un capo che potesse coprire le forme, oggi vogliono esaltare la loro bellezza, che comprende le curve, e indossare qualcosa che le faccia stare bene.
Questa nuova tendenza deve essere colta come un'opportunità per tutte le piccole e medie aziende italiane. Continuare a produrre moda Skinny spesso porta a scontrarsi con i colossi delle multinazionali con i quali è difficile competere e uscirne vittoriosi. Produrre Moda Curvy invece significa creare collezioni per un pubblico di elite, più propensi allo shopping, con un’elevata capacità di spesa e con una forte attenzione ai nuovi trend. Viviamo in un mondo che sta cambiando velocemente e dove l'apertura al tema diversity rappresenta ormai un dato di fatto, finalmente in questo contesto sta fortemente crescendo la sensibilità e l'apertura al mondo curvy. E’Marilyn Monroe ad essere stata visionaria sul futuro curvy con la sua frase:
“Non vorrei mai essere una donna pelle e ossa. Il mio corpo mi piace così com’è. E poi le curve stanno così bene su una donna!”.
Da sempre affascinata dalla moda, all'età di 20 anni, Franca ha realizzato il sogno di aprire la sua boutique 'Abbigliamento Babilonia' che dirige ancora tutt'oggi. Coltiva con passione relazioni professionali per aumentare le proprie opportunità di lavoro e carriera, questo le permette di stringere rapporti commerciali con produttori di abbigliamento in tutta Italia. La sua teoria è "l'umanizzazione del lavoro", mostrando al cliente che lo si tiene veramente a cuore. Ama bere caffè, la ginnastica ritmica, e trascorrere un po' di tempo con i suoi gatti, Furia e Aria.
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