Le Imprese Italiane: L’Artigianato nel Settore delle Calzature


Rocco Izzo
Le imprese artigiane in Italia sono tantissime, infatti rappresentano in toto il nostro tessuto produttivo.
Ed è per questo, che per capire meglio cosa si intende per imprese artigiane e chi è veramente l’imprenditore artigiano, partiamo con una definizione: “E’ artigiana l’impresa che, nei limiti dimensionali di cui alla presente legge e con gli scopi di cui al precedente comma, è costituita ed esercitata in forma di società, anche cooperativa, escluse le società per azioni ed in accomandita per azioni, a condizione che la maggioranza dei soci, ovvero uno nel caso di due soci, svolga in prevalenza lavoro personale, anche manuale, nel processo produttivo e che nell’impresa il lavoro abbia funzione preminente sul capitale.”
Come possiamo ben vedere l’impresa artigiana funziona così come tutte le altre tipologie di imprese, infatti deve essere iscritta all’albo delle imprese artigiane presso la Camera di Commercio competente.
L’obiettivo di un’impresa artigiana
Un’impresa artigiana deve avere come scopo principale, quello di svolgere attività manuali legate esclusivamente all’artigianato come la produzione, manutenzione, riparazione di un bene. Non può essere considerata tale chi ad esempio svolge attività agricole, attività di commerciali di vendita o di intermediazione. Se invece le imprese svolgono un’attività mista, sia attività artigiana che attività commerciale, si valuta il criterio di prevalenza e viene considerata tale appunto quando a prevalere sia l’attività artigiana.
L’impresa artigiana delle calzature
Il Made in Italy è riconosciuto in tutto il mondo, un marchio che si differenzia per creatività e qualità garantita. Ad accrescere tale reputazione c’è stato sicuramente l’apporto del settore calzaturiero. Il settore calzaturiero in Italia, è fatto di grandi aziende che sono riconosciute in tutto il mondo ma ci sono anche imprese piccole fatte di artigiani che con il loro ingegno e la loro creatività riescono ad emergere.
Le scarpe italiane, sia per uomo sia per donna, hanno nel corso degli anni conquistato sempre di più il mercato internazionale affermandosi come prodotto d’eccellenza. Le scarpe Made in Italy, vengono acquistate in tutto il mondo e infatti raggiungono un valore di export a sei cifre. Gli abili artigiani di questo settore, riescono a realizzare dei prodotti che ben rappresentano la raffinatezza del Made in Italy, da sempre sintomo di grande eleganza, sono amate dai consumatori di tutto il mondo.
Da dove deriva tale successo?
Quando si parla di scarpe italiane, non bisogna porre una certa attenzione solo ai brand più famosi e facilmente riconoscibili. Infatti, c’è un ampio mercato dove a farla da padrone sono piccole aziende calzaturiere, spesso a conduzione familiare, che grazie al loro talento e all’uso di materiali di prima qualità riescono a garantire un prodotto comodo ed al passo con i tempi. Il Made in Italy è ben rappresentato in questo settore, infatti le scarpe italiane riescono perfettamente a rispecchiare gli standard di qualità del nostro Paese. Finalmente, negli ultimi anni tutto il mondo ha riconosciuto la grandezza delle calzature, infatti grazie all’80% di export, anche piccole realtà locali sono riuscite ad affermarsi e ad emergere in un mercato sempre più difficile, dove prodotti di scarsa qualità e prezzi decisamente inferiori ha cercato di monopolizzare il mercato internazionale delle scarpe.
Questo esempio, spiega come il Made In Italy non deve temere prodotti che provengono da mercati asiatici, perché se un prodotto è fatto con la passione e con la qualità che i nostri artigiani riescono a implementare riusciranno sempre ad emergere e ad affermarsi nel mondo.

In questo post, abbiamo parlato sia quali sono gli elementi che vengono richiesti per essere considerati un’impresa artigiana sia il successo delle calzature italiane.
Rocco, originario di Napoli, è laureato in Marketing e Management Internazionale alla Università degli Studi di Napoli Parthenope. Appassionato di moda e di digital marketing. Ama gli sport di gruppo, i viaggi e le letture a sfondo politico economico.
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