La Storia Della Cravatta a Farfalla: Il Papillon


Anna Brancaccio
Cravatta o papillon, cosa scegliere? Secondo il dress code, il papillon nasce principalmente per essere indossato in occasioni particolarmente eleganti, non a caso originariamente il papillon veniva indossato esclusivamente con lo smoking, di colore nero, per il frac invece di colore bianco obbligatoriamente annodato a mano.
Ma qual è la storia di questo nodo a Farfalla?
Come nasce il papillon
Il nome deriva dalla traduzione francese del termine “ farfalla “ dato dalla forma che lo contraddistingue. Si narra che il papillon prenda ispirazione dal fiocco indossato durante la Guerra dei trent’anni dai mercenari croati nel XVII che lo utilizzavano per chiudere la camicia sprovvista di bottoni.
Iniziò a fare il suo percorso nella moda diventando il look di politici di rilievo come Winston Churchill che non usciva mai di casa senza indossarne uno.
Oggi questo accessorio mette da parte la regola degli eventi speciali e diventa un indiscussa icona di stile, conquistando nuovi look e occasioni d’uso quotidiane, dando libero sfogo alla fantasia fino a diventare un dettaglio di stile per i look della nuova Hollywood.
Regole fondamentali
Come la cravatta, anche il papillon presenta le sue regole per indossarlo con stile evitando in tal modo di essere fuori luogo:
- Mai indossarlo senza la giacca;
- Via libera ai gilet, cardigan o maglioni (ma che non devono comunque sostituire la giacca);
- Mai indossare in occasioni come esami, colloqui di lavoro perché rischierebbe di distrarre l’interlocutore, che potrebbe essere attratto più dal tipo di abbigliamento che dalle sue qualità professionali.
Materiali e modelli utilizzati
I materiali utilizzati possono essere diversi ma quelli più utilizzati sono seta, cotone o con una miscela di tessuti.
I modelli più utilizzati sono:
- Classico: per non sbagliare e dare un tocco di eleganza. Adatto anche alle occasioni più formali; molto voluminoso e può essere più o meno grande;
- A punta di diamante: ideale per gli uomini meno alti o con una forma del volto più sottile. Si adatta agli smoking con il rever a lancia poiché la sua forma ne richiama ed accompagna lo stile. Più piccolo rispetto a quello classico e maggiormente trendy, presenta due punte all’estremità;
- Cravattino ad ali di pipistrello: si tratta della versione più stretta ed allungata, ideale per outfit casual ma comunque molto raffinati.
Come indossare il papillon
Un Papillon può essere indossato sia di giorno che di sera. Ma qualunque sia lo stile prescelto, è fondamentale la scelta dei colori; regola, aggiungo, che non vale solo per il papillon ma per tutti gli altri accessori di abbigliamento.
Nel dubbio, una scelta più semplice potrebbe essere quella di abbinare il papillon a fantasia su una camicia a tinta unita e viceversa.
Un accorgimento da non trascurare è quello di osservare correttamente le dimensioni, queste variano di solito dai 2,5 cm fino ai 8 cm (per modelli più particolari) e che, molto importante, si sposi bene con il disegno della camicia. Per verificare correttamente le proporzioni del papillon bisogna controllare se le punte del colletto spuntano dal papillon stesso.
Per questo motivo si può decidere di indossare camicie dal colletto leggermente più stretto come ad esempio quello francese o con le punte arrotondate.
Come abbiamo detto il papillon lascia scoperto il busto in maniera evidente rispetto a quando si decide di indossare una cravatta, un consiglio potrebbe essere quello di indossare sotto la giacca un maglione con scollo a V, un cardigan oppure un gilet.
Il cravattino deve essere proporzionato ai revers della giacca, vanno evitati cravattini voluminosi preferendo modelli a farfalla o a punta di dimensioni ridotte.
Consiglio per un look casual
Se hai scelto di portare il papillon con un look casual la scelta ideale sarebbe con i colletti della camicia button down sia nella versione corta che lunga. Questo look è il più indicato rappresentando al meglio lo stile sportivo e casual donando un look moderno e frizzante.
Anna è una modellista e laureata in Fashion Design all'Accademia della Moda a Napoli. Amante di tutto ciò che riguarda l'Hand Made e la manifattura italiana.
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