Ecosostenibilità: Il Denim


Anna Brancaccio
Il Denim, o anche chiamato per la sua identità più comune: jeans, è ormai il “capo” jolly da tanto tempo e nessuno, probabilmente, gli toglierà questa veste, a meno che non si faccia attenzione alla salvaguardia dell’ambiente!

Denim: tessuto riciclato
Indossato in ogni occasione, questo capo purtroppo prevede un processo di lavorazione e colorazione che impatta in modo negativo sull’ ambiente .
Ognuno di noi ha indossato un jeans lavato o scambiato. Ebbene anche questi lavaggi soprattutto se effettuati con l’utilizzo della candeggina per schiarirli o scolorirli richiedono un ulteriore utilizzo di acqua e di altre sostanze chimiche che vengono scaricate nelle acque reflue.
Ecco perché il settore moda ha deciso di individuare tecniche di lavorazione e colorazione ecosostenibili, prendendo in considerazione anche il riciclo dei tessuti! Principalmente riducendo la dispersione nell’acqua degli elementi chimici usati per colorare e lavare il jeans.
E tu? Hai controllato se i jeans che hai nell’armadio sono ecosostenibili?
Anche i più grandi marchi ormai hanno preso in considerazione questo “dettaglio”.
Ridurre lo spreco con nuovi metodi di lavaggio
Iniziamo prima a specificare le cifre di consumo dell’acqua che procura un solo jeans: circa 8/11 mila litri. Di conseguenza se andassimo a moltiplicare questa cifra per quanti jeans ogni giorno vengono lavorati, è inevitabile pensare che il numero sia abbastanza spropositato.
Eventuali cause?
Il prosciugamento di veri e propri laghi, evento accaduto nelle piantagioni di cotone delle pianure Uzbeke.
Oggi molti brand italiani e stranieri prendono con serietà questo problema. Uno studio di Shopalike mette in evidenza l’importanza di effettuare un cambiamento da parte delle industrie nella produzione dei jeans. Ad esempio:
- Usando un tipo di cotone per il quale è richiesto un quantitativo di acqua inferiore di almeno 30% alla media;
- Servirsi di colori naturali grazie all’uso di tinture a base vegetale, o prive di qualsiasi componente chimico e senza acqua (Chitosono);
- Oppure il lavaggio, dove, invece della sabbiatura o la sbiancatura si fa uso di laser bio e ozono.
Aziende che hanno accettato l'ecosostenibilità del Denim
Aziende italiane che hanno appoggiato questo cambiamento passando al denim sostenibile sono :
- Co denim Azienda;
- EcoGeco;
- Haikure.
Invece quelle straniere sono:
- Levi’s;
- Closed;
- Pepe jeans London.
Un altro esempio di eccellenza ecosostenibile del Denim è la Wrangler, che da poco ha inaugurato l’introduzione di una nuova tecnologia per tingere i denim, utilizza una schiuma al posto dell’acqua, riducendo in tal modo il 60% del consumo di energia.
L’unico punto debole? Il prezzo finale per il consumatore! Ma questo è giustificato senza nulla da ridire.

Cosa possiamo trarre quindi da questo? Sicuramente, siamo felici che un argomento così delicato, che interessa tutti, venga finalmente preso in considerazione.
E per riuscire ciò abbiamo bisogno di impegno, collaborazione, e sensibilità.
Anna è una modellista e laureata in Fashion Design all'Accademia della Moda a Napoli. Amante di tutto ciò che riguarda l'Hand Made e la manifattura italiana.
Commenti